1 Analisi critica dell’opera – CRETTO di BURRI Alberto Burri, Cretto G2, 1975, acrovinilico su cellotex La serie dei “Cretti” (anni ‘70) rappresenta l’ultima fase della produzione artistica di Alberto Burri. L’ espressività è data dall'utilizzo di nuovi materiali : zinco, caolino, vinavil e cellotex. Ma ciò che egli ottiene è una nuova rappresentazione poetica: non è il fuoco a rendere drammatica la materia, ma la disidratazione . Immagini suggestive di terre spaccate da arsure, diventano rappresentazione di materie quasi condannate ad apocalittici destini. Il significato del Cretto risiede nella sua realizzazione stessa, l’azione attiva dell’artista è semplicemente quella di stendere il materiale sul piano di lavoro e attendere . L’innesco che rende il Cretto una vera e propria opera d’arte è il tempo . Un tempo che asciuga, disidrata e crepa la materia, creando una serie di ferite, di fessure ognuna con una sua storia. Immaginate, se potete, di percorrere