#1POST

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Esplorare Roma e incontrare il MAAM - Museo dell'Altro e dell'Altrove

ROMA_GENNAIO2018

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#12POST: NUOVE TESSITURE

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NUOVE TESSITURE 1_COSTELLAZIONE L'obiettivo è quello di creare un nuovo campo determinato da orientamenti, linee forza e giaciture presenti nel contesto urbano. La prima operazione è stata quella di tracciare (in nero ) le direttrici provenienti dal tessuto edilizio, andando così a creare una griglia base: i fili fissi . La seconda operazione, più complessa, è stata quella di immergermi nel territorio circostante e andare a cercare quei punti di particolare interesse, per storia, posizione rilevanza, ecc.  Ne deriva una costellazione di punti che gravita attorno all'area di studio, che derivano dall'esterno e che vengo proiettate all'interno. Il passo successivo è stato unire letteralmente questi punti (in rosso ) all'area presa in esame, il risultato è stato una serie di linee, i fili mobili , che corrono lungo il territorio andando in fuga nel centro dell'area #85. LINK >>> COME NASCE LA TESSITURA Perché fili mobi
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#2POST: COMMENTO "Imparare da Metropoliz UnLost territories ovvero il centro è dove è l'azione"

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Il Metodo: dentro Metropoliz   […] A cosa servono questi spot? Servono ad indicare luoghi dove è possibile far intervenire l’architettura con micro-azioni spaziali che “trasformino la crisi in valore” come direbbe Bruno Zevi. […] siamo convinti che un uso intelligente anche dei nuovi mezzi e delle tecnologie informatiche possa essere fondamentale soprattutto nell'affrontare situazioni difficili e di crisi. […] motivare concretamente (cioè anche socialmente ed economicamente) i progetti nelle singole aree e rivitalizzare UnLostTerritories. Perché sia chiaro, noi non scherziamo, non siamo u-topici, non siamo “senza luogo”, ma il progetto è per questo settore, per questa città, per questo tempo: è qui che si deve fare, come molte altre città del mondo hanno già fatto. Il Corso di Sintesi in Progettazione del Prof. Saggio analizza come tema il concetto delle periferie nello specifico quelle collocate sulle sponde del fiume Aniene, dando vita ad un progetto chiamato UnLost Te
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